E COMMERCE NEL 2021: STATISTICHE E TREND PER CHI VUOLE APRIRE UNO SHOP ONLINE

Hai intenzione di aprire un sito di e-commerce nel 2021 ma non ancora chiare le idee su quale trend puntare per avere successo?

Sono molte oggi in Italia le persone a porsi la tua stessa domanda. Infatti, il settore dell’e-commerce viene visto come una sorta di gallina 2.0 dalle uova d’oro.

Se gli anni ruggenti di pc e smartphone sono tramontati o comunque stanno per tramontare, l’e-commerce sembra nel pieno della sua esplosione. D’altronde, a parlare chiaro sono i numeri, che danno ragione a tutti coloro i quali vogliono cercare di aprirsi nuove opportunità seguendo il trend del momento, destinato ad avere un successo sempre maggiore nel corso dei prossimi anni.

Merito dell’avvento di nuove tecnologie e nuove frontieri, come ad esempio le criptovalute e l’evoluzione dell’IoT (Internet of Things, letteralmente Internet delle cose). Se ci concedi cinque minuti del tuo tempo libero ti illustreremo tutte le statistiche più interessanti sull’e-commerce in Italia e nel resto del mondo, offrendoti una panoramica completa sui trend del momento, così da avere le idee più chiare possibili in previsione dell’apertura di un e-commerce.

E-commerce, crescita a doppie cifre da 10 anni

Negli ultimi 10 anni, il settore dell’e-commerce è cresciuto a dismisura, mantenendo un tasso di aumento sempre in doppia cifra, a livello di percentuali. Lo stesso ha fatto lo scorso anno, quando il valore complessivo del mercato è cresciuto del 23% rispetto all’anno precedente, a testimonianza di come sia un settore che gode di ottima salute.

Se da una parte l’e-commerce aumenta, dall’altra parte si registra la contemporanea crisi del retail tradizionale. Sono in aumento i casi di aziende, negozi, supermercati che chiudono perché schiacciati dal peso della crisi economica, la quale sembra non abbia toccato in alcun modo gli store online. Chi tra i commercianti ha avuto la lungimiranza nel recente passato di aprirsi all’online è riuscito non solo a sopravvivere ma anche a incrementare i guadagni, grazie ai benefici della presenza in Internet e l’esplosione dell’e-commerce.

Il valore del mercato delle vendite online corrisponde a 2,2 miliardi di dollari, circa il 10% del valore complessivo delle vendite commerciali nel mondo. Apparentemente si potrebbe pensare a un flop, in realtà sono numeri che testimoniano la crescita vertiginosa avuta in questi anni dall’intero settore.

Stati Uniti e Cina, un affare per due

Se è vero che l’e-commerce è una realtà su scala mondiale, è altrettanto vero che esistono due realtà ben definite dove si concentrano il maggior numero di vendite rispetto ad altre aree geografiche: Stati Uniti e Cina. Come riportano i dati più recenti sull’e-commerce, 7 vendite su 10 vengono completata sul suo statunitense o cinese.

Ciò significa che gli Stati Uniti d’America, insieme alla Cina, detengono il 70% (arrotondando per eccesso il dato di 69,1%) del fatturato generato dalle vendite complessive dell’e-commerce. Il motivo è di facile lettura se si tengono in considerazione due nomi fondamentali: Amazon e Alibaba, vale a dire i due marketplace che hanno dominato e domineranno anche nel prossimo futuro la scena dell’e-commerce su scala internazionale con flussi di vendita enormi.

La torta di Amazon e Alibaba

Volendo usare un’espressione matematica, gli Stati Uniti stanno alla Cina come Amazon sta ad Alibaba. Tenendo conto del dato precedente, cioè 7 vendite su 10 vengono completate negli Statu Uniti d’America e in Cina, aggiungi ora un secondo dato: 1,1 miliardi di dollari, la somma generata dalle vendite dei marketplace Amazon e Alibaba nel corso dell’ultimo anno.

Per comprendere meglio le dimensioni della torta spartita tra Amazon e Alibaba, è sufficiente conoscere il valore complessivo delle transazioni nel mondo, pari a 2,2 miliardi di dollari. Ciò detto, risulta facile capire quale peso abbiano oggi Amazon e Alibaba nel settore dell’e-commerce. Da sole, infatti, riescono a generare il 50% del valore delle transazioni a livello mondiale.

Se pensavi che Amazon vendesse unicamente durante il Black Friday eri in errore. Lo stesso dicasi di Alibaba, che anche se non ha la stessa visibilità di Amazon in Europa, può contare su un enorme esercito di utenti.

L’e-commerce in Italia

Rispetto ai valori di Stati Uniti e Cina, l’Italia sembra vivere nella preistoria. Va anche detto però che la popolazione italiana non può essere paragonata in alcun modo come numero a quella degli USA e della Cina. Ciò detto, i numeri dell’e-commerce in Italia sono i seguenti: 35,1 miliardi di fatturato, +11% rispetto all’anno precedente e circa 28 milioni di persone che hanno effettuato nel corso dell’anno almeno un acquisto online.

I freddi numeri sono la testimonianza diretta di come anche in Italia il fenomeno dell’e-commerce sia esploso.

Gli utenti hanno sempre maggiore consapevolezza in merito alla vendita e all’acquisto online, imparano a riconoscere le occasioni, si informano attraverso le recensioni (parte integrante del settore) e sanno valutare al meglio quale sito sia più affidabile rispetto a un altro.

Il passo in avanti compiuto dal mercato dell’e-commerce nel nostro Paese è stato dettato anche dalla crescita esponenziale negli ultimi anni delle transazioni tramite carta di credito e/o bancomat.

Confronto tra Italia ed Europa

A livello europeo, il mercato dell’e-commerce ha un valore di poco superiore ai 600 miliardi. Ciò significa che il peso dell’Italia a livello europeo è inferiore al 6%. Nonostante ciò, va sottolineato come il Bel Paese, insieme all’Olanda, sia la nazione che ha fatto registrare una crescita maggiore nell’ultimo anno rispetto a tutti gli altri Paesi appartenenti all’Unione Europea.

Questo non significa però che a Italia e Olanda appartengono anche i record per il valore delle transazioni. Infatti, circa il 70% del fatturato dell’e-commerce in Europa è ad appannaggio di tre sole nazioni: Regno Unito, Germania e Francia.

Nella torta complessiva di 600 miliardi, quindi, 420 miliardi ruotano intorno ai tre Paesi qui sopra menzionati. Un altro dato interessante riguarda il rapporto uomini/donne rispetto al numero di 28 milioni di e-shoppers che acquistano online: il 61% sono uomini, il 39% donne. Il rapporto è confermato anche negli altri Paesi, dove gli uomini sono in maggioranza rispetto alle donne.

Trend in crescita in Italia

Se intendi aprire un sito di e-commerce nel 2019, per avere successo dovresti provare a puntare sulla vendita di articoli/servizi che rientrano in uno di questi settori: casa e arredamento, elettronica di consumo, alimentare, moda, salute e benessere.

Il trend che ha fatto registrare una maggiore crescita nell’ultimo anno è stato Salute e benessere, cresciuto da solo del 39%. Più indietro, ma sempre con una crescita superiore al 25% (per l’esattezza 28%), il settore della moda, a testimonianza di come l’Italia non abbia dimenticato le sue origini, dove la passione per la moda e l’attenzione per la salute e l’aspetto esteriore rappresentano da sempre due linee guide per chi ha a disposizione un budget extra per i beni non di prima necessità.

Gli altri tre tend in maggiore crescita nell’e-commerce italiano sono casa e arredamenti, l’alimentare e l’elettronica di consumo.

Gli italiani, più che in altri Paesi, si confermano dunque un popolo molto vicino al settore dell’hi-tech, dove giocano un ruolo fondamentale ancora oggi gli smartphone e gli accessori a loro collegati.

Analisi fatturato e-commerce in Italia

Sono 35 i miliardi di fatturato che il mercato dell’e-commerce ha generato in Italia lo scorso anno. Di questi, il 70% se lo spartiscono i settori di tempo libero e turismo, rispettivamente con il 40 e 30%. Una conferma di come gli italiani spendano volentieri il denaro extra disponibile in viaggi, sia quelli che prevedono lunghe distanze (Giappone, Australia, Stati Uniti) sia quelli a corto raggio, con l’aeroporto di destinazione finale non lontano dall’Italia.

La fetta del tempo libero, la più grande nella torta del fatturato complessivo dell’e-commerce in Italia, è costituita nella quasi totalità dal gioco online, tra somme spese e rigiocate. Come si posizionano invece i trend in crescita nell’ultimo periodo?

Salute e benessere, che può contare su un aumento del 39% rispetto allo scorso anno, rappresenta lo 0,3% del valore complessivo del mercato. Percentuale inferiore all’1% anche per il settore di Casa e arredamento. Vanno invece meglio le percentuali di moda, alimentare ed elettronica.

In ordine crescente, moda è al 2,2%, l’alimentare al 2,7% mentre l’elettronica è al 3,2%. Ti segnaliamo che editoria (2%), assicurazioni (5,8%) e centri commerciali (12,3%) costituiscono le percentuali restanti del fatturato dell’e-commerce in Italia.

I trend europei

E in Europa? Se hai in mente di aprire un sito di e-commerce puntando su un pubblico internazionale e non soltanto italiano, è molto importante per te conoscere quali sono sia i trend italiani sia quelli europei. Da un’analisi approfondita dei dati più recenti a disposizione, il principale trend dell’e-commerce europeo è la moda.

Al secondo posto il settore elettronica & media. Al terzo posto l’Hobby e fai da te. Ai piedi del podio, invece, si posizionano Arredamento (in quarta posizione) e Food & Personal Care.

L’enorme potenziale dell’e-commerce

Il mercato dell’e-commerce in Europa ha raggiunto un valore ben al di sotto delle sue reali potenzialità. Ti è sufficiente pensare, infatti, che soltanto il 18% delle aziende con un sito web hanno scelto di puntare sull’e-commerce, rinunciando di fatto ai potenziali guadagni derivanti dalle vendite online.

Non devi poi dimenticare quanto sia importante l’aspetto mobile per gli e-commerce di oggi.

Grazie alla diffusione di Internet e degli smartphone, oltre a una connettività più veloce anno dopo anno (a proposito, tra non molto il 4G sarà mandato in pensione dal 5G), un numero sempre più grande di persone sceglie di effettuare l’accesso a Internet tramite il proprio smartphone o tablet.

Per questo motivo, è fondamentale che i siti di e-commerce siano ottimizzati per gli schermi degli smartphone e dei tablet e sappiano offrire la stessa esperienza utente offerta via desktop. Nell’ultimo anno, 4 persone su 10 hanno effettuato l’accesso a un sito di e-commerce tramite il proprio smartphone.

Sugli oltre 2 mila miliardi di dollari di valore complessivo delle transizioni online, circa il 27% è da corrispondere ad un acquisto finalizzato via mobile, attraverso smartphone e tablet.

Nel 2012, solo il 5% del fatturato derivava da acquisti su cellulare, a testimonianza di come l’e-commerce in Europa, così come nel resto del mondo (inclusa l’Italia) non abbia ancora mostrato tutte le sue potenzialità, a discapito di volumi d’affari ad oggi già importanti, per usare un eufemismo.

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