Differenza tra server condiviso, server dedicato e Cloud

La scelta del server per il proprio sito web rappresenta una delle decisioni più importanti per la riuscita o meno del piano che si ha in mente al momento dell’acquisizione del dominio e dello spazio hosting dove ospitare il nuovo progetto. Sono fondamentalmente tre le opzioni disponibili fra cui poter scegliere: server condiviso, server dedicato e Cloud.

Ciascuna soluzione presenta pro e contro da tenere in seria considerazione quando si è sul punto di completare l’ordine.

Con la diffusione di Internet e la sempre maggiore importanza per un’azienda di essere presente online con i propri servizi/prodotti, conoscere in maniera dettagliata quanto possa offrire ciascuna tipologia di server diventa fondamentale per delineare una strategia vincente in ottica futura.

A seguire un approfondimento sulla differenza tra server condiviso, server dedicato e Cloud, con la definizione, i pro e i contro di ciascuna soluzione.

Server condiviso: cos’è, pro e contro

In una scala di valori, il server condiviso si trova all’ultimo posto della graduatoria rispetto al server dedicato e a una soluzione Cloud. Ciò non significa però che non possa rappresentare una scelta giusta e corretta per milioni di siti in tutto il mondo, ospitati proprio su un server condiviso.

Come dice la parola stessa, il server condiviso è una macchina dove vengono ospitati un numero molto elevato di siti internet. Quest’ultimi condividono sia lo spazio effettivamente disponibile del server, sia tutte le altre risorse, come ad esempio la larghezza di banda e la memoria.

È possibile riuscire a capire se un server condiviso sia o meno di qualità?

Riguardo a ciò, un fattore determinante è rappresentato dalla serietà o meno dell’hosting provider. Ci sono dei segnali precisi che certificano se l’hosting è affidabile o meno.

Tra questi vi sono le risorse realmente a disposizione dell’hosting provider: gli addetti ai lavori consigliano di stare alla larga da chi sponsorizza le proprie offerte puntando sulla frase Tutto Illimitato, dal momento che più è alto il numero dei siti ospitati da un server condiviso, maggiori sono i rischi di vedere che le risorse vengano esaurite in breve tempo, causando disagi a ciascuno dei siti ospitati.

Scegliere un server condiviso ha dei pro e dei contro. Evidenziando i primi, impossibile non citare i costi, nettamente inferiori rispetto sia a un server dedicato sia a una soluzione Cloud (server virtuale).

Alcune delle soluzioni più economiche garantiscono ai clienti di pagare anche meno di 30 euro all’anno per un server condiviso, esclusi i costi riguardanti il rinnovo del dominio, che in genere si aggirano intorno ai 10 euro all’anno. Soprattutto in relazione ai server condivisi, si possono trovare offerte con piani hosting mensili e con piani hosting annuali.

I primi in genere prevedono costi tra i 5/10 euro al mese, anche se esistono piani con costi inferiori ai 3 euro. I piani annuali che prevedono l’acquisto di un hosting con server condiviso hanno prezzi che spaziano dai 30 ai 100/150 euro annuali, cifre nettamente più basse rispetto a quelle che si spendono per i server dedicati o i server virtuali.

Come visto però, la scelta di un server condiviso implica anche dei contro. In primis, vanno tenute in considerazione le prestazioni inferiori rispetto alle altre due soluzioni attualmente disponibili. Quando si parla di prestazioni inferiori, si fa spesso riferimento alla velocità di caricamento delle pagine di un sito web: 9 volte su 10, un sito lento nel caricarsi è ospitato da un server condiviso.

Oggi giorno, la velocità di un sito è fondamentale: più è lento, peggiore sarà l’esperienza utente, con una diminuzione di pagine viste e, di conseguenza, meno guadagni/vendite. Un altro svantaggio non da poco è rappresentato dai limiti imposti alle regole interne dei server, che lascia al webmaster uno spazio per così dire ridotto di manovra.

Inoltre, come accennato prima, un server condiviso presenta tutti i suoi limiti quando la disponibilità delle risorse si esaurisce troppo facilmente, sia a causa del sovraffollamento di siti nello stesso server sia per le scarse risorse assegnate al momento dell’acquisizione del piano.

Server dedicato: cos’è, pro e contro

Il server dedicato rappresenta l’alternativa premium al server condiviso. Un server dedicato, come da definizione, è una macchina esclusiva per il progetto del cliente che ha acquistato il piano hosting con integrato il server dedicato.

Nessuno vieta all’utente di ospitare sullo stesso server dedicato due o più siti web. Le componenti fondamentali di un server dedicato sono le seguenti: RAM, CPU, l’unità centrale e uno spazio sul disco.

Esso viene ospitato dal provider in una Web Farm, cioè un luogo fisico accessibile dal provider stesso per monitorare il corretto funzionamento del server e intervenire qualora si verifichi un problema o il cliente lo richieda specificamente attraverso un avviso.

Le caratteristiche tecniche del server dedicato sono nettamente differenti rispetto a un server condiviso. Infatti, ogni singola componente viene migliorata. È sufficiente pensare che i server dedicati sono dotati di unità SDD, infinitamente più performanti rispetto ai datati hard disk, che compongono invece nel 90% dei casi l’offerta dei server condivisi. Più alto anche il quantitativo di RAM, che si traduce in una risposta più pronta del server nel caricare le pagine del sito.

Risulta evidente che il server dedicato abbia innumerevoli vantaggi, a partire dalle sue stesse performance, superiori rispetto a qualunque scelta di server condiviso.

Come abbiamo già avuto modo di ripetere, le performance di un server sono direttamente proporzionali a quelle del sito web. In questo caso, a parità di contenuti, si caricheranno più velocemente le pagine dei siti ospitati in server dedicati piuttosto che in server condivisi.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato da una maggiore libertà d’azione da parte del proprietario del sito web di intervenire sul server, con la possibilità di installare tutti i programmi/software necessari per far rendere al meglio il sito.

Di fondamentale importanza anche l’aspetto della sicurezza. Acquistando un piano hosting con server dedicato si ha una maggiore protezione dei dati personali (elemento questo importantissimo), dal momento che quest’ultimi non verranno condivisi su uno stesso server che ospita altre migliaia di utenti con i loro siti web.

Infine, un aspetto spesso trascurato ma che può fare la differenza in termini di visibilità, è l’assegnazione di uno o più IP dedicati, un fattore SEO (l’insieme delle tecniche finalizzate all’ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca) da tenere in seria considerazione in relazione al posizionamento del sito web nella SERP (pagina dei risultati del motore di ricerca).

Tra i (pochi) contro di un server dedicato, al primo posto troviamo i costi mensili del piano hosting. In media, il proprietario di un sito web che sceglie come soluzione un server dedicato, può arrivare a spendere cifre tra i 100-200 euro al mese, anche se esistono piani hosting più cari e, allo stesso tempo, più economici (difficile che si scenda sotto i 50-60 euro al mese).

Bisogna poi tenere conto di come la gestione del server possa risultare complicata per un neofita, che non dispone di conoscenze informatiche tali da intervenire in maniera consapevole qualora insorga un problema a livello software o hardware.

Riguardo a ciò, occorre sottolineare che se si affitta il server (non lo si acquista dunque), sarà il provider stesso ad occuparsi di eventuali malfunzionamenti, a fronte di un canone mensile più caro.

Cloud: cos’è, pro e contro

Da alcuni anni a questa parte, oltre ai server condivisi e ai server dedicati, i piani hosting ospitano nella loro offerta commerciale anche piani hosting con i server virtuali, i cosiddetti VPS (Virtual Private Server).

Un server virtuale è una macchina che si pone a metà tra i server condivisi e i server dedicati. Di fatto, chi sceglie una soluzione hosting con VPS può contare su un server virtuale ospitato su un server fisico dove vi sono altri server virtuali.

Il provider assegna uno specifico server virtuale a ciascun cliente. Le caratteristiche chiave di un server virtuale sono autonomia e indipendenza.

Infatti, a differenza di quanto avviene con i server condivisi, i server virtuali non si pestano i piedi l’un con l’altro. Per rendere più chiaro il concetto, i server virtuali non condividono le risorse a loro assegnate con gli altri server virtuali ospitati in un unico server.

Anche in questo caso, vi sono pro e contro. Tra i vantaggi dell’acquistare un piano hosting con server virtuale c’è la possibilità di ottenere performance migliori rispetto a un server condiviso ma con un esborso economico nettamente inferiore rispetto all’affitto di un server dedicato.

Inoltre, sempre rispetto a un server dedicato, scegliere un server virtuale porta consente di avere un’installazione più facilitata. Un ulteriore vantaggio di un server virtuale riguarda la scalabilità, vale a dire la possibilità di aumentare le risorse in qualsiasi momento nell’eventualità si verifichi un picco di traffico sul proprio sito web improvviso.

Per quanto riguarda invece i contro, occorre sottolineare come un ambiente virtuale presenti maggiori potenziali rischi in termini di sicurezza, soprattutto in merito al possibile furto di dati.

Riguardo a ciò, i server virtuali non offrono gli stessi standard di sicurezza di un server fisico dedicato, anche se è bene precisare che i rischi maggiori, dal punto di vista della sicurezza, si corrono acquistando un piano hosting con un server condiviso.

Conclusioni

Tra le considerazioni finali da fare, è corretto affermare che ogni tipologia di server ha un suo pubblico.

I server condivisi, che richiedono uno sforzo economico esiguo e sono molto semplici da utilizzare, sono la soluzione ideale per chi sta aprendo il suo primo sito/blog e non ha particolari pretese.

Dall’altra parte, i server dedicati sono macchine che si rivolgono principalmente a siti e aziende che necessitano di performance elevate, di una libertà d’azione massima.

Spesso, si rivolgono ai server dedicati quei siti che presentano un traffico mensile elevato, superiore ai 10-20 mila visitatori unici al giorno.

Infine, i server virtuali sono la scelta più giusta per quei progetti che stanno iniziando a ottenere risultati discreti dal punto di vista del traffico organico dai motori di ricerca ma che ancora non hanno un budget sufficiente per affrontare le spese previste per il canone mensile di un server dedicato.

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